Italia – Giappone, Confederations Cup 2013

Squadre al match da situazioni opposte: Giappone dopo la sconfitta senza storia col Brasile, Italia dopo la convincente vittoria contro il Messico.

Curiosità pre-gara: solo uno dei nazionali giapponesi non è laureato. Straordinario. E pensate che l’allenatore del Giappone parla italiano meglio di molti azzurri.

 

Calcio d’inizio e Italia che attacca da sinistra a destra: qualcuno spieghi il concetto al PD.

Il Giappone gestisce bene il possesso nei primi minuti. L’Italia si fa notare al 4′, quando De Rossi è sommerso dai fischi di una delegazione ultras romanista.

 

6′ Kagawa sulla sinistra, cross in mezzo proprio dove Chiellini dorme. Colpo di test centrale di Maeda, sicuro Buffon.


8′ Endo ci prova con il destro, palla sul fondo. Endo gioca interno, per la commozione di chi prepara la versione di greco.*

 

*scelta peraltro curiosa, visto che al classico è uscito latino.


Giappone messo bene in campo, Kagawa bravo a sinistra, Italia quasi in soggezione. Ma chiunque cresciuto con Holly e Benji lo sarebbe.

 

11′ Balotelli mette giù un lancio lungo di petto, salta due avversari sulla fascia e va al cross: respinto con qualche affanno dal portiere.

#professionalità #umiltà #seCrossaBalotelliChiCazzoColpisce

 

Ancora SuperMario al 15′: scarica da 30 metri contro il corpo di Konno, che se la cava con molta paura.

#professionalità #umiltà #corpodikonno

 

17′ Il Giappone continua ad avere una migliore circolazione. Kagawa porta palla ai 25 metri ed esplode l’esterno sinistro: Buffon a mani aperte sopra la traversa.

Il numero 10 giapponese è una spina per la difesa azzurra, ma in un posto più umido del fianco.

 

20′ Pirlo a Balotelli, scarico a destra per Maggio. Il Giappone ha studiato i filmati e sa che Maggio ama stordire l’avversario con un cross in faccia, prima di mettere davvero il pallone in mezzo.

I difensori non abboccano e lasciano che il primo traversone arrivi dritto in area, puntando tutto su Giaccherini: l’azzurro non delude e commette fallo.

 

20′ Il retropassaggio di De Sciglio è come Giovinco: troppo corto. Buffon è anticipato da Okazaki, la palla si infila tra le gambe mentre quella di ritorno abbatte l’attaccante: per l’arbitro è rigore. Per Dossena no, ma da regolamento decide l’arbitro.

 

22′ Rincorsa di Honda: Buffon intuisce l’angolo, purtroppo quando la palla è già in rete.

Tuffo in ritardo: Italia 0 Giappone 1.

 

23′ La miglior combinazione azzurra: ancora De Sciglio e ancora Buffon, rinvio lungo.

 

28′ Nagatomo prova il destro senza dare forza al pallone: rasoterra come la Seredova, docile tra le braccia di Gigi.

 

28′ Balotelli in area, frenata di suola e poi si butta a terra.

#professionalità #umiltà #actorsstudio

 

30′ Capisci che le cose non vanno bene se è necessario affidarsi a Giovinco. Capisci che vanno davvero male quando succede già nel primo tempo. Fuori Aquilani: l’Italia perde in strabismo di Venere ma guadagna qualcosa nel gioco aereo, se il cross è molto basso.

 

31′ Palla pericolosa persa da Pirlo, contropiede veloce del Giappone, Chiellini salva in angolo. Porca troia! – commenta Prandelli, elogiando due prodotti chiave dell’economia brasiliana.

 

32′ Palla a campanile in area azzurra. Chiellini sfiora solo col naso e finisce per proteggere il pallone verso la porta: Kagawa lascia rimbalzare e fulmina Buffon sulla palla che scende.

Italia 0 Giappone 2

 

Grande giocatore Kagawa, in grado di calciare con entrambi i piedi.*

 

*ma non contemporaneamente.

 

35′ Punizione dal limite per i nipponici. Punizione senza esito, e inoltre solo Pizzul può dire “nipponici” senza suonare ridicolo. Ah, quanto mi manca Bruno. Lo immagino a bere un ultimo goccio dalla bottiglia di grappa, prima di spaccarla in testa a Dossena.

 

36′ Endo, Honda, Endo: l’eleganza fonetica si riflette nel fraseggio.

 

38′ Pirlo innesca Maggio, tocco per Balotelli e punizione.

#professionalità #umiltà #prendofallicomeStoya

 

39′ Breve discussione tra Pirlo e Balotelli su chi debba calciare.

#professionalità #umiltà #letiraAndrea

Il primo tiro italiano è l’ascensore di Pirlo, la punizione così chiamata per il movimento a salire e scendere e la tendenza a bloccarsi quando il tecnico è assente. Rimessa dal fondo.

 

41′ Combinazione Giaccherini-Pirlo, sinistro e calcio d’angolo. L’impegno profuso da De Rossi con la Roma lo restituisce fresco alla nazionale: angolo tagliato sul primo palo, colpo di testa perentorio e distanze accorciate.

Dai, *ioporco! – Prandelli a pugno a chiuso esalta il Cristo di Rio, perla del turismo verde-oro.

Italia 1 Giappone 2

 

44′ Calcio di punizione guadagnato da Chiellini. Pirlo e Balotelli discutono per qualche secondo, poi Balotelli capisce.

#professionalità #umiltà #whyalwaysyou

È incredibile come la stessa barba possa risultare carismatica, se sul viso di Pirlo e non di Franceschini.

 

45′ Sponda di Balotelli per Giaccherini: il più brasiliano dei giocatori il cui cognome finisca per -cherini rientra sul sinistro: palla sul palo a Kawashima battuto.

 

Finisce il primo tempo. Dominio giapponese per 35′, poi reazione Italia.

 

Secondo tempo come le Comunali: Italia da destra a sinistra.

Kagawa prova a scherzare Maggio con la palla sulla linea, ma la trascina fuori. E anche la palla.

 

49′ Giaccherini caparbio conquista palla su un rimpallo sulla linea di fondo, stop di controbalzo, palla verso Balotelli: a testimonianza della simpatia di Mario, Uchida preferisce l’autogol a permettergli il tap-in.

Italia 2 Giappone 2

 

50′ Giovinco in area, il tiro non è granché ma la palla carambola tra coscia e braccio di Hasebe: per l’arbitro è rigore. Per me no, ma da regolamento decide l’arbitro.

Mario quasi ferma la rincorsa, guarda il portiere e appoggia dalla parte opposta. Molti pensano sia una tattica per spiazzare l’avversario, la realtà è che già a metà rincorsa Mario si è annoiato.

Italia 3 Giappone 2

 

55′ Bel sinistro di Giovinco dal limite, Kawashima tocca in angolo. Il Giappone si concede una dormita sul corner, Maggio si adegua e tocca debolmente da due passi.


58′ Numero di Okazaki in mezzo a due azzurri, Montolivo interviene portando tutta la freschezza del Rinascimento fiorentino sulla sua gamba di appoggio.

 

67′ Dentro Marchisio, fuori Giaccherini. Passa un minuto: calcio di punizione di Endo, Okazaki bravissimo per elevazione e torsione. Anticipo secco sul primo palo e Buffon battuto.

Italia 3 Giappone 3

 

70′ Honda travolgente: sembra guidato da Pedrosa. Salta un uomo in progressione, si accentra, irride Barzagli con l’esterno ma poi, come una Ducati, preferisce la potenza: Buffon respinge in uscita.

 

73′ Cross di De Rossi, nuovo controllo col braccio di Balotelli.

#professionalità #umiltà #hairottoilcazzo

 

76′ Ancora Honda: rientra sul sinistro, pallone respinto e siluro di Hasebe che sfiora l’incrocio.

 

81′ Giovinco tocca corto lanciando il contropiede del Giappone, Kagawa strepitoso di tacco, poi palla a Honda: palo a Buffon battuto e poi traversa. Ma nel frattempo chiamato il fuorigioco.

 

85′ La svolta del match: grandissimo filtrante di De Rossi per Marchisio, palla a Giovinco e piatto sinistro a porta vuota.

Italia 4 Giappone 3

 

87′ Punizione Giappone. Sul calcio calcio d’angolo seguente il gol del 4-4 è annullato per fuorigioco di Oshida. La partita scivola fino alla fine senza sussulti.

 

Italia che va a giocarsi il primo posto col Brasile, Giappone già eliminato.

La storia si accanisce contro il fiero popolo del Sol Levante: due bombe atomiche, Fukushima e una rete decisiva di Giovinco.

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